Indipendentemente dalla rilevanza delle esperienze comunicate, affinchè un articolo medico-chirurgico sia scientificamente corretto, la forma e la strutturazione del contenuto devono rispettare regole ben precise. Nell’ auspicio di fare cosa gradita (è utile), soprattutto ai lettori più giovani, questa rubrica periodica illustrerà in dettaglio l'arte del saper scrivere in medicina e chirurgia.
La realtá odierna che connota il progresso in medicina e chirurgia comporta obbligatoriamente, al di lá dell’impegnativo lavoro clinico e di ricerca, la trasmissione sui media scientifici e la successiva divulgazione delle esperienze e delle novitá scientificamente validate. L’aggiornamento professionale si basa proprio su questo: l’acquisizione di quanto di più recente viene pubblicato nella letteratura internazionale nelle varie branche medico-chirurgiche. L’aggiornamento professionale non puó non tenere presente un’altra caratteristica della chirurgia e della medicina odierne: l’evidenza scientifica. Ció che caratterizza la Evidence-Based Medicine (EBM) 1 non sono concetti arbitrari ma la consapevolezza che l’opinione di un singolo, per quanto questi possa rappresentare una autoritá, rimane sempre l’opinione di un singolo e che ipotesi clinicodiagnostiche e terapeutiche per essere considerate valide devono trovare il conforto scientifico attraverso l’impiego di strumenti quali i trial clinici randomizzati controllati. Ció garantisce di stabilire la credibilitá del dato scientifico basandosi sulla riproducibilitá di tecniche e risultati. La revisione critica di tutte le esperienze in un determinato campo della medicina e chirurgia, stabilendo il grado di raccomandazione dei vari lavori esaminati in base al loro livello di evidenza scientifica (la cosiddetta ”metanalisi”), è la punta di diamante della conoscenza medica moderna: è sullo studio di queste metanalisi che devono basarsi le linee guida e i protocolli diagnostico-terapeutici che adottiamo nell’assistenza e nella cura dei malati. È importante trasmettere le proprie conoscenze ed è altrettanto importante farlo secondo regole ben precise che testimonino la serietá e la veridicitá dei dati. Da qui l’importanza di scrivere un lavoro scientifico seguendo i principi che lo rendano fruibile da parte delle maggiori riviste medico-chirurgiche e soprattutto dai lettori. Si parla tanto di riviste ”indexate” 2 e di Impact Factor (IF) 3; molto semplicemente questi due termini servono a garantire che la rivista scientifica che stiamo leggendo abbia:
attraverso un processo di revisione del lavoro inviato verificato la correttezza dei dati riportati, sia sotto il profilo della impostazione che della valutazione statistica degli stessi. Un lavoro accettato e pubblicato su tale rivista è pertanto corretto e, molto probabilmente, credibile.
la rivista stessa per poter essere ”indexata” ha dovuto superare dei test di valutazione da parte di organismi superiori (ad esempio la National Library of Medicine) che così ne certificano la rigorositá della impostazione e della policy editoriale.
L’impatto di una rivista e di un articolo su di essa pubblicato è dato dalla capacità di penetrazione nel mercato dei lettori (quindi del suo peso) in una unità di tempo. Questo è un parametro che dipende dal numero di citazioni che gli articoli pubblicati su quella rivista hanno avuto in un definito arco di tempo ma, indirettamente, anche dal numero di lettori cui la rivista giunge (numero di abbonati) o in grado di leggerla (scritta in una lingua ai più accessibile come l’inglese). È altrettanto ovvio che alle spalle di un lavoro originale inviato ad una rivista medica deve esserci uno studio, un progetto di ricerca, un trial clinico, anch’essi impostati secondo rigore scientifico. Infatti è impossibile che da uno studio male impostato o mal condotto possa successivamente scaturire un articolo scientificamente corretto. Tuttavia quello che questa rubrica, si propone è illustrare il percorso per arrivare alla confezione di un lavoro medico-chirurgico scientificamente corretto, sia nella sua sostanza che nella sua forma editoriale. Un lavoro che possa avere possibilità, una volta inviato ad una rivista cosiddetta peer-review 4, di essere accettato e poi pubblicato. Si è accennato alla diffusione delle riviste medicochirurgiche come parametro importante, se non essenziale, per l’importanza delle stesse. È indubbio che le riviste in lingua inglese raggiungano oggi la popolazione medica più vasta e, soprattutto, non connotata da aspetti solo e squisitamente territoriali.L’importanza della conoscenza della lingua inglese per chi lavora in campo medico-chirurgico è fondamentale sia per l’aggiornamento professionale che per dare visibilità al proprio lavoro. Se è vero che molti centri e gruppi di ricerca italiani hanno grande visibilità nella letteratura scientifica internazionale per la qualità dei propri studi è altrettanto vero che altri centri, che pure svolgono un lavoro importante sia in termini quantitativi che qualitativi, hanno difficoltà ad accedere alle riviste più importanti per pubblicare le proprie esperienze. Questa rubrica si propone di offrire gli strumenti idonei per l’impostazione e la stesura corretta di un manoscritto da inviare ad una rivista peer-reviewed e ad affrontare la gestione del lungo processo che intercorre tra il momento di invio del proprio lavoro e la pubblicazione dello stesso. Questa rubrica si propone, infine, il difficile compito di diffondere nei giovani chirurghi una visione più moderna dell’approccio alla letteratura medico- scientifica. È uno sforzo culturale importante ma essenziale quello di imparare da subito come si debba impostare uno studio clinico e come si debba stendere un manoscritto da inviare ad un giornale di chirurgia, a prescindere che sia in lingua italiana o inglese. La rubrica vuole essere in questo modo uno stimolo a leggere le riviste mediche, soprattutto le riviste di ”spessore“, guardando con spirito critico gli articoli, facendo proprio il buono e imparando a scartare il meno buono, nel contempo aggiornandosi e accrescendo il proprio bagaglio tecnico di potenziali autori. Il percorso è stato articolato in 6 ”puntate“ che, per ragioni editoriali e di spazio, potrebbero essere aumentate. Per rendere stimolante la lettura non verrà seguito un ordine progressivo ma i vari argomenti verranno affrontati con una distribuzione cronologica random. La Tabella I mostra il piano di questa rubrica periodica.
Titolo | Contenuti |
Introduzione e principi generali | Il messaggio da inviare, il lettore da raggiungere, l'algoritmo IMRAD, le linee guida CONSORT, QUOROM e MOOSE, il concetto di authorship |
Come scegliere il titolo e strutturare un abstract, parole chiave | Quanto è importante il titolo, l’abstract e perché, ruolo delle parole chiave |
Ricerca bibliografica | Motori di ricerca sul web, impact factor, citation index, metanalisi, EBM, Oxford grading of hierarchy (levels of evidence) e grades of recommendation |
Come strutturare un articolo scientifico | Case report, case series, trial randomizzati e non randomizzati. Suggerimenti per impostare correttamente i clinical trial Le sistematic review e le metanalisi Introduzione, materiale e metodi, risultati, discussione, tabelle e figure, bibliografia |
La biostatistica fondamentale per la stesura di un articolo su uno studio clinico | Significatività (valore p, confidence intervals), accuratezza (sensibilità, specificità, valore predittivo positivo, valore predittivo negativo), media, mediana, range, deviazione standard, variabili statistiche, power sample size, tabelle 2 x 2, Chi square, T-student test, curve di Kaplan-Meyer. Non si intende tenere un corso di statistica: si vuole principalmente indicare gli strumenti a disposizione più adatti per il fine che l’autore si prefigge (ovvero riportare in maniera adeguata e scientificamente corretta i risultati della propria esperienza, di una ricerca clinica, di un trial monocentrico o multicentrico o di una metanalisi): il concetto di studio comparativo, le analisi retrospettive, gli studi prospettici, ecc... |
Processo di peer-review e pubblicazione | Cosa significa peer-review, cos'è un peer-reviewed journal, tipi di pubblicazione, il Vancouver style e l'Harvard system, l'evidenza scientifica, i trial randomizzati, la review elettronica, i parametri di valutazione di articoli originali e di review, la scelta della rivista più adatta, la decisione dell'Editore, la risposta ai commenti, le correzioni |